L'Italia è fatta
di Roberto Kirtan Romagnoli e Loris Seghizzi
con Roberto Kirtan Romagnoli
collaborazione artistica di Fabio Bonvicini
regia di Loris Seghizzi
Questo spettacolo chiude la Trilogia dell’uomo con bastone, completando un percorso che è iniziato da Ulisse ed è passato per Pitagora.
Roberto Kirtan Romagnoli, con la sua inusuale comicità proprompente, attraverso un linguaggio unico nel panorama teatrale italiano, racconta la storia di un uomo che ci ha reso nazione, che ci ha fatto Italia.
Ci interessano gli uomini, i visionari. Ci interessa più l’aspetto umano che il mito, per questo ci piace scherzare l’eroe.
Garibaldi è l’eroe dei due mondi, è personaggio contraddittorio; che (forse) ha trovato una certa ostilità da parte di alcuni storici solo in tempi recenti. L’ostilità del sud e dei suoi abitanti è invece più antica.
Senza voler prendere un parte, fare una scelta, ci divertiamo seriamente a trattare la tragicomica storia che ha dato vita al nostro Bel Paese, così eterogeneo, così conflittuale e contraddittorio, tanto bello quanto incapace di di far valere tutto il proprio splendore agli occhi del mondo. Un puzzle dai pezzi mal fatti e messi insieme per rendere una fotografia tanto sbagliata quanto meravigliosa nel suo essere, a prescindere da tutto, una così splendida immagine rappresentabile in mille cartoline ma impresentabile nella sostanza.
Così Garibaldi per noi è un pretesto, una metafora carica di simbologia. Giochiamo sul fragile confine che divide la realtà dalla fantasia, un confine sul quale è stata comunque fondata la storia che ci ha portato a questa Italia (unita) che da sempre cammina in bilico sul filo, come il migliore dei funamboli.
Ancora una volta ci appelliamo al viaggiatore, eroe ardimentoso di mille imprese, a cui ci hanno abituati sin da bambini, convincendoci senza scelta ad annoverare il personaggio tra i grandi miti della nostra storia.
Giuseppe Garibaldi, ovvero il primo esperimento messo in atto dalla stampa, o per dirla in modo più contemporaneo, dai media, per misurare e affermare la propria forza. Un esperimento pienamente riuscito… Poi venne Mussolini e dopo ancora…
L’attore in scena si veste dei panni di Zagreo, un personaggio creato da Cavazzoni ne “Il Poema dei lunatici”. Abbiamo trovato in questa figura lo spunto necessario alla nostra idea. Cercavamo l’amico nobile e onesto, capace di accompagnare un mito nel suo lungo, lunghissimo viaggio.